domenica 29 novembre 2009

Parcheggio "RISERVATO ALLE SIGNORE".


Il Central parking di Terni ha riservato una parte dei posti alle signore con bimbi, con tanto di cuore disegnato sui posti auto, iniziativa meritevole per l'attenzione rivolta a coloro che con tanto di bustine e bustone di spesa cercano di far salire in macchina bimbi e passeggini ingombranti, il problema questa volta non è nella sostanza ma nella forma o meglio nella comunicazione simbolica che la scritta RISERVATO ALLE SIGNORE comporta.

Il linguaggio riflette posizioni culturali, può contribuire a rafforzarle o scardinarle e ne costituisce una chiave di lettura importante; il messaggio che arriva in questo caso è: la cura dei bimbi è un'attribuzione principalmente  femminile, le donne che girano da sole con bimbi hanno bisogno di un "percorso facilitato" rispetto ai papà.
Mi è sembrato un tuffo in un passato culturale dal quale crediamo di essere affrancati.


sabato 31 ottobre 2009

Vita di Galileo.

La rappresentazione di questa opera è la seconda alla quale ho assistito, la prima nel 2000 mi ha appassionato veramente, l'attenzione del regista ruotava intorno alla figura dello scienziato, al rapporto tra scienza e potere politico ed economico in una società in cui l'egemonia del capitale profetizzato dalle teorie marxiste ha lasciato il posto al regime tecnocratico della società post-moderna.
Ho pensato agli "imperativi istituzionali" che costituivano per Merton l'ethos della scienza moderna: universalismo, comunismo (communality), disinteresse e dubbio sistematico.
Mi sono appassionata per il carisma e la forza della rappresentazione di Rigillo.
La Vita di Galileo interpretata da Branciaroli mi ha catturato per le capacità interpretative, per l'efficacia della comunicazione verbale e fisica, di un corpo che si esprime animando ogni parte del sè, dalle dita delle mani, le braccia le rughe del viso e che si intreccia sul palco ad altri corpi in posizioni plastiche solide e dinamiche che accosto nella mia mente alle sculture del Bernini della Galleria Borghese.
Liberare i corpi dagli stereotipi di fissità della moderma comunicazione è fondamentale oggi non solo per il corpo femminile ma anche per quello maschile per riattribuire ai suoi movimenti la giusta soggettività e dignità comunicativa ed espressiva.
Ma questo è un'altro discorso...

martedì 27 ottobre 2009

Buone maniere.

Non sopporto le visite all'ora di cena, quando i bimbi sono distratti ed eccitati dalla situazione, non vogliono mettersi a tavola attirano l'attenzione con ogni possibile pretesto e l'ospite di turno invece di capire e salutare si cimenta nell'opera di convincimento o patteggiando con il bimbo che intanto urla e ottiene la promessa più convincente.
Una famiglia con bimbi piccoli mangia in genere presto, le visite, se costrette in orario a ridosso della cena, alla frase: "la cena è pronta" dovebbero terminare con un ciao a tutti e un'uscita di scena.

Lo sfogo era necessario!

venerdì 2 ottobre 2009

lunedì 28 settembre 2009

giovedì 24 settembre 2009

Unicità, somiglianza, diversità

"Sempre più i beni di consumo rientrano nella realizzazione degli obiettivi dell'individuo" (M. Douglas).

L'aspirazione a determinati oggetti funziona da fattore identificante, assume una valenza simbolica che uniforma e omologa stili di vita.

Ogni identità comunica un messaggio, un progetto, un modo di interpretare la vita, una cultura dal punto di vista di -.
Una riflessione importante merita il concetto di DIVERSITÀ, di forme simmetriche e asimmetriche che costituiscono le appartenenze culturali di ogni individuo che condivide contenuti, orientamenti, comportamenti (identità) ma si distingue dagli altri soggetti singoli e collettivi (DIVERSITÀ).

mercoledì 23 settembre 2009

La scrittura, l'arte, il lavoro creativo.

Ogni forma di espressione del sè costituisce una via di comunicazione tra la propria interiorità, sconfinata, polimorfa e misteriosa, e l'ambiente esterno, sociale e fisico, consente l'esternazione e il passaggio  bi-direzionale di senzazioni di carattere e intensità diverse.
I rapporti sociali, complicati e distratti, di questa epoca,  trovano  in queste forme espressive una possibilità di dialogo profondo in un linguaggio "person oriented" in cui sono in primo piano i vissuti interpersonali, le attese, i sentimenti, i desideri.