giovedì 19 luglio 2012

ANDRE' AGASSI - OPEN

Ho passato 11 giorni in simbiosi con questo libro, ho vissuto i sentimenti di un bambino di sette anni (l'età di mio figlio) al quale il padre affida un unico incarico: diventare il tennista numero uno del mondo.
La fatica, la rabbia, la solitudine e la mancanza di una guida attecchiscono come erbe infestanti nell'animo di questo adolescente, ma i sentimenti oscuri trovano sempre un contrappeso, l'amicizia paterna con il suo preparatore atletico, il sostegno motivazionale e affettivo del suo coatch, i segni di un amore destinato a realizzarsi, la famiglia, e la generosità, riescono a riempire i vuoti e a sradicare le erbacce.
Stringere i denti e passare aldilà delle strettoie della vita, conoscere la pienezza della felicità ma anche gli abissi dello sconforto e del dolore, capire sè stessi ed accettare la propria fragilità, cercare lo scopo della propria esistenza e  del proprio lavoro...questo è il senso di diventare GRANDI.
La cosa incredibile è che quando ho finito di leggere questo libro ho iniziato a sentire la sua mancanza, è stato uno specchio nel quale vedere me stessa.

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